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FLAT – fiera libro arte Torino. Due mostre tematiche: “Ettore Sottsass. Le Pagine” e “Lettura per voci e silenzio”

A sinistra: Ettore Sottsass, Erotik design 1. Collezione Giorgio Maffei A destra: Ettore Sottsass, Room East 128. Chronicle No 3. Collezione Giorgio Maffei

La prima edizione del nuovo appuntamento internazionale dedicato all’editoria d’arte contemporanea, ideato e organizzato da Chiara Caroppo, Beatrice Merz, Mario Petriccione, propone due esposizioni a cura di Elena Volpato

TORINO –  La prima edizione di FLAT – fiera libro arte Torino, che si terrà a Palazzo Cisterna, dal 3 al 5 novembre 2017, presenta, nell’ambito del programma culturale, due mostre a cura di Elena Volpatostorica dell’arte, conservatore e curatore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. SI tratta del focus monografico Ettore Sottsass. Le pagine e dell’esposizione collettiva Lettura per voci e silenzio.

Ettore Sottsass. Le pagine si terrà nelle sale di Palazzo Birago,  per celebrare il centenario della nascita e la creatività inesauribile di uno degli artisti che più si è espresso attraverso i libri e le riviste  reinventando ad ogni occasione la forma, i significati e la funzione della pagina stampata. Il pubblico potrà vedere riunita l’intera produzione di libri, riviste e opuscoli di Ettore Sottsass, dagli eroici ciclostili di Room East 128. Chronicle del 1962 sino ai cataloghi di vendita dello studio Memphis, attraverso le riviste come Pianeta Fresco, i saggi visivi, i libri di litografie e fotografie, fino alle prove di calligrafia come Kena Upaniad, tutte pubblicazioni accompagnate e intervallate nel tempo dalla ininterrotta serie di biglietti e libretti di augurio che Sottsass, con i suoi collaboratori, inviava ad ogni inizio d’anno.

La mostra Lettura per voci e silenzio, anch’essa a cura di Elena Volpato, è allestita a Palazzo Cisterna, sede della prima edizione della fiera. L’esposizione è dedicata alla liturgia del leggere, inteso come spazio interiore e, insieme, come luogo pubblico, come atto di condivisione. 

Alcune opere, sparse tra i tavoli degli editori in fiera, faranno sentire la voce di artisti e performers mentre leggono testi di varia natura di fronte alla telecamera. Sono i video di John Baldessari, Three Feathers and Other Fairy Tales, quello di Martha Rosler, Martha Rosler Reads “Vogue”, un’opera di Karl Holmqvist, I’m with you in Rockland e quella corale di Concetta Modica, In pasto al presente #3.

In un diverso ambiente, appartato, fatto della successione di piccole salette, una trentina di opere abiteranno un’isola di quiete dove lo spazio della pagina e le innumerevoli forme del libro immaginate dagli artisti potranno dischiudere il loro silenzio. Qui lo sguardo dei visitatori potrà affondare nell’infinito percettivo del Romanzo blu di Irma Blank, potrà sostare davanti al blocchetto di gesso bianco, muto e denso, su cui Paolo Icaro ha inciso la parola Racconto, considerare il sommarsi all’infinito di pagine e volumi ideali sulle tele di Giulio Paolini, potrà leggere tra le parole il bianco trasparente su cui Sabrina Mezzaqui ha riscritto La Pagina bianca di Karen Blixen, potrà contemplare nel volume Universum di Maurizio Nannucci, il richiudersi dell’ellittica fatta di due legature, una contrapposta all’altra che trasformano un volume in un libro chiuso, in un microcosmo ermetico.

Accanto alle mostre curate da Elena Volpato, sono previste una serie di conversazioni e book launches a cura di Francesca Valentini, ricercatrice e curatrice indipendente.

FLAT è realizzata in partnership con Lavazza, con il sostegno di Fondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Camera di commercio di Torino. Partner culturali: CIMA, Center for Italian Modern Art, New York; Fondazione Merz, Torino. Con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Città metropolitana di Torino.

www.flatartbookfair.com

Vademecum

FLAT – fiera libro arte Torino
Palazzo Cisterna
Via Maria Vittoria 12
Torino
Date:
3 – 5 novembre 2017
Orari:
3 novembre, ore 12 – 23
4 novembre, ore 12 – 23
5 novembre, ore 10– 18
Ingresso:
5 euro (valido per i 3 giorni della fiera)
Mostra Ettore Sottsass. Le pagine
Aperta sino al 12 novembre 2017
Sede:
Palazzo Birago
Via Carlo Alberto 16
Torino
Date e orari:
3 novembre, ore 12 – 23
4 novembre, ore 12 – 23
5 novembre, ore 10– 18
6 – 10 novembre, ore 9 -17
11 – 12 novembre, ore 10 – 18
Ingresso: libero
Info:
www.flatartbookfair.com

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Milano. Bill Viola alla Cripta del Santo Sepolcro

Bill Viola, The Quintet of the Silent, 2000, Color video on flat panel display mounted on wall, 28 1/2 x 47 1/2 x 4 in. (72.4 x 120.7 x 10.2 cm), 16:28 minutes

Dal 18 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, in uno dei un luoghi più suggestivi della città, tre installazioni del grande artista metteranno in dialogo uno spazio carico di spiritualità con temi quali l’eternità, la vita, la morte, la dimensione umana

MILANO – Un appuntamento di grande suggestione in uno dei luoghi più spirituali della città di Milano.  Bill Viola (New York, 1951), uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea mondiale, presenterà tre opere in un percorso espositivo allestito nella Cripta del Santo Sepolcro, riaperta dopo 50 anni e diventata immediatamente tra le principali mete culturali a Milano, con oltre 40.000 visitatori. 

Tre installazioni metteranno in dialogo l’antica chiesa ipogea con temi esistenziali, quali l’eternità, la vita, la morte, la dimensione umana. Tre video nei quali l’artista americano si concetra sui gesti e le espressioni dei protagonisti.

Il percorso si apre con il video The Quintet of the Silent (2000) in cui un gruppo di cinque persone, su uno sfondo neutro, sono lentamente attraversati da un’ondata di emozioni intense che minaccia di sopraffarli. Partendo da un’espressione indifferente, la sequenza riporta il crescendo del turbamento in ognuno di essi, fino a raggiungere un livello estremo, per poi nuovamente placarsi. Il video è caratterizzato da un chiaroscuro di stampo caravaggesco.

Il secondo lavoro, The Return (2007), appartiene alla serie Trasfigurazioni. Si tratta di una riflessione sul passare del tempo e sul processo attraverso il quale l’essere interiore di una persona viene trasformato. La protagonista della scena è una donna nel suo passaggio violento attraverso la soglia tra la vita e la morte. 

Earth Martyr (2014), una delle quattro opere che costituiscono l’installazione permanente Martyrs, dedicata ai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra, fuoco) inaugurata alla Cattedrale di San Paolo a Londra nel maggio del 2014, chiude idealmente il percorso. Il video presenta un individuo sepolto in un cono di terra che inizia a salire e a liberare il corpo, inizialmente prostrato dal peso della terra.

Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00 (ultimo ingresso alle 21.00).

Sarà inoltre offerta, tutti i sabati, in collaborazione con Neiade, l’opportunità di una visita in notturna, alle ore 23.00.

La mostra è organizzata da MilanoCard in collaborazione con Bill Viola Studio, promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, col patrocinio di Regione Lombardia e sostenuta quale partner istituzionale dal Comune di Milano. 

Edoardo Filippo Scarpellini, Amministratore Unico del Gruppo MilanoCard, dichiara: “La Cripta di San Sepolcro da quanto è tornata alla luce, un anno e mezzo fa, non smette di brillare e di sorprendere le decine di migliaia di visitatori grazie anche a un’offerta di contenuti in continuo aggiornamento e capaci di rispondere alle esigenze di diverse tipologie di visitatori e siamo davvero felici di poter contribuire concretamente e continuativamente per riportare ad antico splendore questo straordinario luogo che ha visto passare la storia e la ha custodita”.

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Vademecum

BILL VIOLA ALLA CRIPTA DEL SANTO SEPOLCRO
Milano, Cripta del Santo Sepolcro (ingresso piazza Santo Sepolcro, lato destro della Chiesa)
18 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Biglietto: intero 10€
Gratuito: bambini accompagnati gratuiti.
Il 50% dei ricavati viene destinato ai lavori di restauro della Cripta.
Orari: tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 21. Fasce di visita ogni ora.
Prenotazioni online a: www.criptasansepolcromilano.it/billviola
Si suggerisce il pre-acquisto non garantendo in loco disponibilità di posti.
Visita guidata in notturna, in collaborazione con Neiade: tutti i sabati alle ore 23.00.
Ingresso + visita 22€.
Prenotazioni online www.criptasansepolcromilano.it/billviola
Informazioni: cripta@milanocard.it

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Nella settimana di Frieze a Londra due importanti progetti di Luca Massimo Barbero

Arcangelo Sassolino, Untitled, 2008-2016                                                                        Franco Angeli, Gli Anni 60, Marsilio 2017

Alla Repetto Gallery una mostra dedicata al lavoro di Arcangelo Sassolino mentre per la Ronchini Gallery la prima monografia su Franco Angeli

LONDRA – Saranno parte del calendario di eventi di Frieze due importanti progetti italiani a firma di Luca Massimo Barbero. Due percorsi espositivi, rispettivamente alla Repetto Gallery e alla Ronchini Gallery, prevedono infatti l’intervento del noto critico.

Per Repetto Gallery, Barbero cura la mostra di Sassolino dal titolo Matter revealed, visitabile dal 28 settembre al 27 ottobre 2017.  Si tratta della  prima mostra personale di Sassolino nel Regno Unito. Cinque i lavori in esposizione, tratti da altrettante serie di lavori: AnalisiIgorMai più come prima e due Senza Titolo, nei quali spicca il riferimento ad un senso di tensione costante, quasi un pericolo imminente che incombe sul visitatore; l’artista esplora i limiti e le possibilità della forma, il contrasto tra staticità e dinamismo, tra forza e resistenza, tra equilibrio e rottura.

Per Ronchini Gallery, invece, Barbero cura la prima monografia dedicata a Franco Angeli, a 30 anni dalla morte, dal titolo Franco Angeli: A Selection of Artworks from Important European Collections, un volume realizzato con l’Archivio Franco Angeli che raccoglie oltre cento opere e fotografie inedite. La monografia è pubblicata da Marsilio in italiano e inglese e completa la mostra ospitata negli spazi della Ronchini Gallery in Dering Street dal 4 ottobre al 18 novembre 2017.

Vademecum

Arcangelo Sassolino
Matter revealed
A cura di Luca Massimo Barbero
Repetto Gallery
28 Settembre – 27 Ottobre 2017
23 Bruton St., Londra
https://www.repettogallery.com/
 
Franco Angeli: A Selection of Artworks from Important European Collections
Ronchini Gallery
4 Ottobre – 18 Novembre 2017
22 Dering St., Londra
Monografia a cura di Luca Massimo Barbero
http://www.ronchinigallery.com/

 

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Uffizi. Nuovo logo, nuovo sito web, nuova identità

Uffizi. Nuovo logo, nuovo sito web, nuova identità

Con più di 78mila followers è il museo italiano più seguito su Instagram e con la quota di crescita più alta. Il 27 settembre in Sala Bianca di Palazzo Pitti è stato illustrato il nuovo brand e la nuova strategia di comunicazione

FIRENZE – Gli Uffizi insieme a Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli rappresentano il più grande museo italiano, ad oggi tuttavia l’Istituzione  non aveva mai intrapreso un processo di accreditamento visivo che lo rendesse veramente unico e legalmente inimitabile. Da qui la ricerca di una nuova identità e di una nuova strategia comunicativa, pensata anche per arginare il dilagante fenomeno del bagarinaggio on-line. Quest’ultimo ha infatti comportato forme di plagio più o meno accentuato, con l’utilizzo improprio del nome del museo, producendo anche una serie di conseguenze spiacevoli e sopratutto intaccando la dignità e il prestigio dell’Istituzione. 

Come altri grandi musei e fondazioni culturali anche le Gallerie degli Uffizi hanno quindi deciso di dotarsi di un logo che con chiarezza trasmetta non solo il nome, ma sia anche un segno elegante e facile da riconoscere. Carmi e Ubertis ha sviluppato un logo composito (la G e la U) ma unitario che trae ispirazione dall’architettura vasariana degli Uffizi, così significante nella struttura urbana di Firenze. Come gli stessi ideatori sottolineano, si è ottenuto un segno “che evidenziasse il senso dei valori, dei singoli luoghi e delle preesistenze, ricercando le aree comuni su cui articolare un progetto contemporaneo”.

Il nuovo sito ha invece l’obiettivo di “mettere l’utente al centro dell’esperienza di navigazione”, e di creare “uno strumento utile per chi desidera scoprire i tesori delle Gallerie degli Uffizi, evitando di realizzare una mera vetrina autocelebrativa”. È stato messo a punto a Firenze da Cantiere Creativo, che ha lavorato in stretto contatto con il Dipartimento di Comunicazione Digitale degli Uffizi, e per la prima volta ha visto partecipi anche tutti i dipendenti delle Gallerie, la cui opinione è stata monitorata e consultata a più riprese. 

Come afferma il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt:  “l’accesso è immediato e diretto, con un risultato di immenso valore pratico: sono favorite la ricerca insieme alla trasparenza delle nostre attività, ad ogni livello, sia scientifico che tecnico. Il guadagno sostanziale è un’autentica visibilità degli Uffizi sul web. Inoltre il marchio registrato fa sì che le Gallerie degli Uffizi possano finalmente contrastare gli imitatori e il bagarinaggio on-line”.

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Prisma, la nuova campagna visiva per la ventitreesima edizione di miart 2018

Prisma, la nuova campagna visiva per la ventitreesima edizione di miart 2018

La fiera ha scelto di comunicare le proprie molteplici anime attraverso un racconto incentrato sul doppio e sulla riflessione, sull’identità e la molteplicità, sull’incontro con l’altro e sulla metamorfosi delle immagini

MILANO – “Prisma” è la nuova campagna visiva che, a partire da ottobre 2017, accompagnerà fino all’apertura, il 13 aprile 2018, la ventitreesima edizione di miart,  la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano.

Con Prisma si è scelto di comunicare l’arte attraverso l’arte, realizzando una collaborazione che coinvolgerà, nel tempo, danza, fotografia e video-arte. La campagna è il frutto della collaborazione tra il coreografo Alessandro Sciarroni, il duo di video-artisti Masbedo e la fotografa Alice Schillaci, riuniti sotto la direzione artistica di Mousse Agency.

Prisma riunisce inoltre più soggetti istituzionali, tra i quali si annoverano  Triennale Teatro dell’Arte di Milano, la società di produzione per film d’artista In Between Art Film, l’associazione di produzioni sperimentali Snaporazverein e il centro di creazione e produzione delle arti Centrale Fies di Dro.

miart ha scelto di comunicare le proprie molteplici anime dell’arte contemporanea, dell’arte moderna e del design in edizione limitata attraverso un racconto incentrato sul doppio e sulla riflessione, sull’identità e la molteplicità, sull’incontro con l’altro e sulla metamorfosi delle immagini. 

La campagna visiva Prisma incarna infatti la capacità dell’arte di rispecchiare la realtà ma di trasformarla radicalmente nel momento stesso in cui essa sembra riflettere il mondo circostante. Ecco quindi che i movimenti iconografici e coreografici ideati da Alessandro Sciarroni generano corpi che si sdoppiano e si compenetrano con la natura, visi che si moltiplicano come in un gioco di specchi, luci e ombre che si infrangono e che attraversano la figura umana.

Prisma si articolerà in una serie di passaggi successivi nel tempo, mano a mano che la fiera si approssimerà: una campagna stampa su riviste e periodici, una serie di teaser video on line, un’opera video e una performance dal vivo.

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Palladio Museum di Vicenza. A novembre sette affreschi del Tiepolo svelati per la prima volta

Palladio Museum di Vicenza. A novembre sette affreschi del Tiepolo svelati per la prima volta

I capolavori, conservati da oltre cinquant’anni anni nelle residenze dei proprietari che li salvarono dalle distruzioni belliche, saranno in mostra a partire dal prossimo 3 novembre 

VICENZA – Sono sette gli affreschi di Giandomenico Tiepolo (1727-1804) che per la prima volta saranno svelati al pubblico al Palladio Museum di Vicenza. 

La mostra che li vedrà protagonisti, è a cura di Fabrizio Magani, direttore della Soprintendenza di Verona e di Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum.

I sette capolavori, da oltre cinquant’anni anni, erano conservati nelle residenze dei proprietari che li salvarono dalle distruzioni belliche. Gli eredi, convinti dell’opportunità di un godimento pubblico, li hanno destinati al Palladio Museum. Le opere saranno allestite nella Sala delle Arti al piano nobile di palazzo Barbarano, in continuità con le sale espositive del museo. 

Gli affreschi di Palazzo Valmarana Franco, sono legati indissolubilmente agli studi palladiani. Essi infatti sono realizzati due decenni dopo la straordinaria decorazione di Villa Valmarana ai Nani, per il figlio del committente, Gaetano Valmarana. Nella dimora suburbana a poca distanza dalla Rotonda palladiana,  i Tiepolo celebrano la naturalezza di una vita “moralizzata” in campagna. Vent’anni dopo, in città, a poca distanza dal Teatro Olimpico, il registro è completamente diverso: Tiepolo concepisce per il figlio Giustino una riedizione in pittura della magnificente scena del teatro all’antica di Palladio adottando non più il registro lieve e scherzoso della vita agreste ma il linguaggio aulico, monocromo ma nondimeno guizzante, della vicina architettura palladiana.

Camillo e Giovanni Franco, proprietari degli affreschi, hanno dichiarato di essere orgogliosi di poter contribuire alla cultura della  città con una parte di storia della loro famiglia. Fu Fausto Franco, zio dei generosi proprietari e Soprintendente ai Monumenti, a seguire il salvataggio degli affreschi di famiglia nel 1945. Dieci anni dopo lo stesso Franco, insieme – fra gli altri – a Rodolfo Pallucchini, Anthony Blunt, Rudolf Wittkower e André Chastel, fu fra i tredici fondatori del primo Consiglio scientifico del Centro palladiano, coordinato da Renato Cevese.

Fabrizio Magani ha dichiarato: “Si tratta di una iniziativa lodevole e assai opportuna in considerazione delle effettive distruzioni che gli affreschi di Tiepolo hanno subito a Vicenza durante la guerra. È importante quindi che oggi divenga fruibile al pubblico una parte importantissima del Tiepolo sopravvissuto”. Mentre Howard Burns, presidente del Consiglio scientifico del Centro palladiano, ha aggiunto:  “In questo modo il museo ribadisce la propria natura di autentico ‘museo della città’, luogo dello studio ma anche della conservazione dei reperti della memoria urbana nei suoi aspetti più significativi”.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con contributi di Fabrizio Magani (Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza), Guido Beltramini (direttore CISA Andrea Palladio), Luca Fabbri, Maristella Vecchiato e Giovanna Battista (Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza).

In occasione della mostra, per ampliare l’opportunità di conoscenza del grande artista veneto, il Palladio Museum e Villa Valmarana ai Nani offrono una reciproca riduzione sui biglietti d’ingresso.

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Dal 30 settembre torna la 7ª edizione di ArtParma Fair

Dal 30 settembre torna la 7ª edizione di ArtParma Fair

 La fiera dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, un importante appuntamento per i collezionisti da tutta Italia e non solo

PARMA – La manifestazione si svolgerà nelle date 30 settembre – 1 ottobre e 6 – 7 – 8 ottobre 2017 alle Fiere di Parma (Padiglione 7), in concomitanza con Mercanteinfiera.

La fiera si estende su 5.000 mq di superficie e ospita oltre 80 espositori. Una importante vetrina dunque per tutte le correnti artistiche più influenti o emergenti – dall’Astrattismo alla Metafisica, passando dalla Pop Art all’Arte Concettuale, sino all’Arte Analitica, solo per citarne alcune, con un focus speciale sulle ultime tendenze e sugli artisti che meglio le rappresentano.

In particolare sarà presentata un’accurata scelta dei lavori di artisti importanti del 900 come Carla AccardiMario SironiMattia MoreniGiacomo BallaRenato GuttusoTano FestaFranco Rognoni e Trento Longaretti, scomparso recentemente. Ancora: Pino PinelliPaolo Cotani, il francese Victor Vasarely, fino ai più contemporanei Gioni David Parra e Achille Perilli.

Si potranno ammirare le creazioni in Top Lot di mostri sacri come Giorgio De ChiricoAndy Warhol e le acqueforti di Amedeo Modigliani. Non mancheranno ovviamente Mario SchifanoAlighiero Boetti, uno degli artisti più desiderati dal collezionismo che continua a registrare un trend positivo.

In scena inoltre firme affermate come quelle di Agostino BonalumiEnrico Castellani e Mario Sironi, gli italiani post war che rappresentano un investimento sicuro. Occhi puntati anche sui lavori di Piero Dorazio, artista romano che ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo in Italia, mentre fra gli analitici, Art Parma Fair propone un altro romano, Paolo Cotani, mancato nel 2011 e attorno al quale si è registrato fermento in questo primo semestre del 2017.

Per quanto concerne le nuove tendenze c’è invece molta attesa per la bolognese Francesca Pasquali, artista contemporanea classe 1980, che si caratterizza per aver saputo creare nuove forme di comunicazione con il pubblico, che da osservatore diventa protagonista attraverso un’esperienza multisensoriale. L’italoamericano Michael Gambino regala invece ai suoi spettatori un linguaggio basato sulla farfalla come metafora della storia dell’uomo.

Fra gli altri artisti contemporanei presenti ci saranno Sara Varvello e Nadir Montagnana; Carla Bedini, che si caratterizza per lavorare il legno e la garza; Agostino Ferrari, esponente di spicco di quello che fu negli anni ’60 il Gruppo del Cernobio.  

Infine, verranno esposte le fotografie in bianco e nero di Fabrizio Garghetti, figura Fluxus del panorama italiano, attraverso scatti che l’autore ha realizzato a grandi interpreti del jazz internazionale come Miles Davis, John Coltrane, Charles Mingus, Ella Fitzgerald, Duke Ellington.

ArtParma Fair dedica inoltre una sezione a Contemporary Art Talent Show, ilprogetto di Arte Under 5000 Accessibile, riservato a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere dal costo inferiore ai 5000 Euro. 

La rassegna si caratterizza inoltre quest’anno per l’alto tasso di adesione internazionale: oltre alla consueta partecipazione di un gruppo di gallerie turche, quest’anno i visitatori potranno assistere al debutto di una prestigiosa galleria iraniana, una cubana e una svizzera. 

Vademecum

Dal 30 Settembre 2017 al 08 Ottobre 2017
Fiere di Parma
Biglietto: Intero € 10
Info: +39 049 8800305  giulia@fierenef.com
www.artparmafair.it

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Michelangelo Pistoletto a Pistoia

Michelangelo Pistoletto a Pistoia

Una visita attesa da 24 anni quella del grande maestro che nel 1994 scelse la città toscana per presentare il “manifesto” di Progetto Arte

PISTOIA – Sabato 30 settembre alle ore 12, nella Sala Sinodale del Palazzo dei Vescovi di Pistoia, Michelangelo Pistoletto presenterà in anteprima “Ominiteismo e Demopraxia” uno scritto che uscirà in libreria per Chiarelettere il 5 ottobre.

Questo lavoro di Pistoletto invita ciascuno di noi a mettere in pratica la democrazia e ad esercitarla in ogni piega del nostro quotidiano, mettendo al primo posto, nel nostro vocabolario intimo, la parola responsabilità. 

Il pubblico verrà inoltre accolto, nella medesima sala che ospita l’Arazzo Millefiori, opera medievale dall’ordito in seta e lana, popolata da animali selvatici e da una grande quantità di fiori, dal Terzo Paradiso, simbolo del pensiero pistolettiano.

L’Arazzo, come pure il Terzo Paradiso, racconta trame di vita, un tessuto umano e proprio come il Terzo Paradiso pistoiese è di fattura artigianale. Un’opera collettiva fatta di riuso, realizzata dalle donne della cooperativa sociale Manusa, che hanno tagliato, aggiustato e ricomposto i panni usati. 

Alle ore 17,30 il Terzo Paradiso lascerà il Palazzo del Vescovi per attraversare le vie del centro storico ed entrare nella Galleria Vannucci dove, alle 18, aprirà la mostra “Pistoia 30 settembre 2017- Michelangelo Pistoletto presente” che resterà fino al 13 novembre. 

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Al MAXXI la prima personale in Italia di Kemang Wa Lehulere

Kemang Wa Lehulere in his studio, Cape Town 2016 Photo: © Paul Samuels

“Bird Song”  è il titolo della mostra presentata dal MAXXI con Deutsche Bank di uno degli artisti sudafricani più interessanti della nuova generazione, vincitore del premio Deutsche Bank’s “Artist of the Year” 2017 

ROMA –  Si chiama “Bird Song” la prima personale in Italia dell’artista sudafricano Kemang Wa Lehulere, vincitore del premio Deutsche Bank’s Artist of the Year 2017, ospitata dal 27 settembre al  26 novembre 2017 al MAXXI di Roma e curata da Britta Färber, capo curatrice del dipartimento di Arte, Cultura e Sport di Deutsche Bank e Anne Palopoli curatrice del MAXXI.

Si tratta di un progetto incentrato sul dialogo tra le sue opere e quelle di Gladys Mgudlandlu (1917-1979) un’artista autodidatta le cui opere erano incentrate soprattutto su paesaggi e uccelli, che le valsero il soprannome di Bird Lady

L’incontro di Wa Lehulere con l’arte di Mgudlandlu è puramente casuale. L’artista, infatti, cresciuto a Gugulethu, una township di Città del Capo, nello stesso quartiere della Mgudlandlu, scopre che sua zia Sophia Lehulere aveva visitato la casa della pittrice e conservava ancora il ricordo dei suoi murales: insieme a lei inizia dunque una ricerca sulle tracce di quei dipinti, riportandone alla luce alcuni che hanno ispirato questo progetto. 

Nella mostra romana sono quindi esposti una serie di lavori dal titolo Does this mirror have memory (2015) composti da dipinti della Mgudlandlu, ed elaborazioni disegnate con il gesso su lavagne nere, realizzate dall’artista insieme alla zia Sophia. Scopo del progetto non è tuttavia quello di riabilitare la memoria di un’artista dimenticata, quanto quello di creare un dialogo tra il presente e il passato del Sud Africa. L’arte di Wa Lehulere esprime un profondo radicamento con la terra di origine e con la propria storia personale. La forza del suo lavoro risiede inoltre nelle questioni che solleva, relative alla scrittura della storia, alla fallibilità della memoria e l’impossibilità di un tempo che sia lineare. Nell’analisi della propria storia, di quella delle persone che lo circondano e di intere nazioni, le opere dell’artista ci interrogano su quale sia il terreno comune tra memoria personale e storia autorizzata.

La mostra, che si inserisce nell’ambito di Expanding The Horizon, l’iniziativa promossa dal MAXXI per sviluppare ambizioni globali e collaborazioni tra il museo, e altri istituti e collezioni private, presenta circa venti opere, tra cui anche due grandi installazioni. La prima è My Apologies to Time (2017) che dialoga con alcuni acquerelli di Gladys Mgudlandlu che rappresentano paesaggi al limite dell’astrazione, interpretabili come inno alla libertà, ma anche come denuncia delle deportazioni cui la popolazione nera venne costretta durante l’Apartheid.  La seconda Broken Wing (2017) attraverso la quale l’artista esprime la sua denuncia nei confronti delle passate condizioni coloniali.

Il titolo dell’esposizione, BIRD SONG, è ripreso da una canzone jazz scritta per Miriam Makeba. Il jazz è parte integrante della vita e dell’opera di Wa Lehulere. In edizione esclusiva per la mostra, l’artista ha composto e registrato un album con il musicista Mandla Mlangeni, il cui spartito fa parte dell’opera Lefu la ntate (2017) realizzata con un pentagramma di capelli neri, un omaggio alla musica, all’identità nera, alla resistenza e alla lotta per la libertà e l’uguaglianza, rappresentati dallo stile delle acconciature afro.

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www.maxxi.art  | http://art.db.com | www.db.com/italia

 

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Vanessa Beecroft alla decima edizione di Firenze Suona Contemporanea

L’artista, ospite d’eccezione e cuore della manifestazione, propone due installazioni site-specific intorno alle quali ruoteranno tutti gli altri appuntamenti 

FIRENZE – Vanessa Beecroft è una delle ospiti illustri di questa decima edizione di Firenze Suona Contemporanea, dal titolo ‘Il Respiro delle statue’, che si svolgerà dal 28 settembre al 2 ottobre.

L’artista genovese, classe 1969, è universalmente conosciuta per le sue opere dove i corpi, soprattutto  femminili, assumono una importanza centrale e fondamentale, unendo in un’unica dimensione scenica arte concettuale, critica sociale e teatro.

Per la manifestazione fiorentina Beecroft è stata chiamata a interpretare la città di Firenze con due installazioni site-specific. Per la prima volta l’artista introdurrà nella sua opera un elemento musicale. I suoi interventi con giovani modelle-performer, insieme al Flame Ensemble, dialogheranno in due diverse performance.

La prima performance si svolgerà venerdì 29 settembre alle ore 21 nel cortile di Palazzo Strozzi. La musica di The Holy Presence of Joan d’Arc, scritta nel 1981 del compositore minimalista afro-americano Julius Eastman, verrà accolta dalla scenografia vivente realizzata dalla Beecroft, attraverso una teoria di oltre60 modelle modulate dalla geometria del chiostro.

La seconda performance si svolgerà invece lunedì 2 ottobre alle 18.00 nella Sala della Niobe degli Uffizi. Qui  il dramma muto della tragedia greca rivivrà attraverso i corpi composti e coreografati dall’artista, secondo la tradizione dei tableaux vivants.

Le due performance saranno precedute mercoledì 27 settembre, da una proiezione di video di Vanessa Beecroft al CinemAnemico di Settignano, alle ore 21.

www.firenzesuonacontemporanea.it

 

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