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Bologna. Alla Fondazione MAST inaugura la terza edizione della Biennale dedicata alla fotografia dell’industria

Il direttore artistico Francois Hèbel porta in Italia i grandi fotografi, permettendo di scoprire la loro straordinaria capacità di indagare il rapporto tra l’uomo e il lavoro nei suoi aspetti sociali, economici, politici e geopolitici, filosofici, spirituali BOLOGNA - Dal 12 ottobre al 19 novembre, si svolge alla Fondazione MAST di Bologna la terza edizione di Foto/Industria, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’industria e del lavoro. Il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) si configura come un luogo di condivisione e collaborazione che ospita diverse attività e funzioni tra cui la PhotoGallery, che con la propria collezione di fotografia industriale, curata da Urs Stahel e con l’allestimento di mostre temporanee, è oggi l’unica istituzione al mondo dedicata alla fotografia della civiltà industriale.  Con Foto/Industria, la missione della Fondazione MAST svolge il duplice ruolo di offrire al pubblico una testimonianza artistica e creativa di alto valore estetico e quello di consolidare l’attenzione verso i valori etici del “fare” che caratterizzano l’identità industriale di Bologna, promuovendola quale protagonista mondiale della fotografia dell’Industria e del lavoro. In questa terza edizione della Biennale, il direttore artistico Francois Hèbel porta in Italia i grandi fotografi, permettendo di scoprire i loro progetti più originali e rilevanti, il loro sguardo unico, la loro straordinaria capacità di indagare il rapporto tra l’uomo e il lavoro nei suoi aspetti sociali, economici, politici e geopolitici, filosofici, spirituali. Due sono le mostre curate da Urs Stahel. La prima nella PhotoGallery del MAST presenta le immagini di Thomas Ruff, demiurgo dell'immagine, per cui l’apparecchio fotografico costituisce molto più di un mero dispositivo meccanico di registrazione ottica.  La seconda, all’ex Ospedale degli Innocenti, mostra le immagini di grande formato di Carlo Valsecchi, realizzate in uno dei più innovativi stabilimenti costruiti in Italia negli ultimi venti anni, dove la ricerca tecnologica punta a rivoluzionare la vita di molte persone, creando un futuro migliore. Le altre mostre della Biennale portano invece il visitatore alla scoperta del centro storico di Bologna e raccontano “il lavorare” nelle sue molteplici espressioni.  Alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna - Casa Saraceni troveremo Alexander Rodchenko; il ceco Josef Koudelka sarà in esposizione al Museo Civico Archeologico); l’americano Lee Friedlander alla Fondazione del Monte – Palazzo Paltroni. E poi ancora il giapponese Yukichi Watabe al Museo di Palazzo Poggi, Mimmo Jodice a Santa Maria della Vita con le inedite immagini dei bambini al lavoro nelle vie di Napoli, testimoni del suo impegno civile negli anni Settanta. Molti altri ancora saranno dislocati nelle varie sedi delle Istituzioni che prendono parte a Foto/Industria Bologna 2017. In questi 39 giorni di apertura la Biennale sarà scandita anche da un vasto palinsesto di eventi collaterali tra cui incontri e visite guidate con gli artisti, tavole rotonde con grandi personaggi dell’attualità come il premio Nobel Joseph Stieglitz e del mondo della fotografia contemporanea, performance teatrali e concerti, workshop per i più piccoli e durante il fine settimana in collaborazione con la Cineteca di Bologna un ciclo di biopic sui protagonisti della fotografia mondiale. Per informazioni: www.fotoindustria.it {igallery id=1266|cid=718|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...

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