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Azienda speciale Palaexpo, presentato il nuovo consiglio di amministrazione

I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica per il periodo corrispondente al mandato della Sindaca e il loro incarico viene svolto a titolo onorifico ROMA - Il nuovo presidente dell'Azienda speciale Palaexpo, che prende il posto del  commissario Innocenzo Cipolletta, è Cesare Pietroiusti, romano, classe 1955. Laureato in medicina,  con una tesi in clinica Psichiatrica nel 1979, ha un lungo curriculum da artista e docente.  I quattro consiglieri sono il romano Fernando Ferroni, classe 1952. Da ottobre 2011 è il Presidente dell'INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Duilio Giammaria, nato a Bari nel 1960. Giornalista, scrittore, documentarista, è capo redattore e autore del programma di Rai1 Petrolio. Maria Francesca Guida, nata a Veglie (LE) nel 1979. Sociologa esperta di politiche culturali urbane e di management culturale. Infine Clara Tosi, romana, classe 1961. Architetto, è curatrice, critica e docente. L’assessore alla Cultura e vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, in occasione della presentazione del nuovo cda ha dichiarato: “L’obiettivo primario è quello di accogliere uno specchio di competenze culturali diverse per dare corpo a un polo del contemporaneo e del futuro in modo interdisciplinare. Stiamo costruendo intorno al Palazzo delle Esposizioni un'entità nuova che non esisteva in città e non ha equivalenti espliciti in Italia e cioè di un organismo complesso che ha la responsabilità di programmare e gestire una pluralità di luoghi nella città, con il compito di porsi come l'attore che stimola la riflessione sul tempo contemporaneo, sul futuro, mettendo in gioco le due delle forme più preziose dell'espressione umana che sono: l'arte contemporanea e il pensiero scientifico, in quelle zone dove queste si incontrano”.  Pietroiusti ha invece illustrato brevemente l'intenzione di dar vita a un museo che sia altro rispetto a un luogo di fruizione passiva:  "È un paradigma sperimentale. Una proposta radicalmente nuova. Un museo non come luogo di contemplazione passiva ma come spazio di critica e produzione. Il museo torna ad essere un luogo di incontro di artisti, ricercatori e scienziati che supera le barriere professionali e la fruizione passiva della cultura". "Uno dei progetti che ho in mente - ha aggiunto il neo presidente - è quello degli Atelier aperti in cui gli artisti non solo espongono il lavoro ma lo producono lì. Non è una cosa nuova ma è una cosa a cui sto lavorando". ...

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