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Archeologia. Scoperta una grande cavità nella piramide di Cheope

Un grande spazio vuoto, la cui funzione rimane un mistero, rilevato grazie a una tecnica molto sofisticata e non invasiva basata sulla fisica delle particelle subatomiche IL CAIRO - Il team di ricercatori del progetto internazionale ScanPyramids, di cui fanno parte anche  l’ex ministro per le antichità egiziano Zahi Hawass e l’archeologo Mark Lehner, che da due anni stanno compiendo delle ricerche nel cuore della piramide di Cheope, la più grande ed antica delle tre piramidi che si trovano nella piana di Giza al Cairo, hanno annunciato di aver individuato un ambiente segreto che si estende per almeno 30 metri, collocato al di sopra della grande galleria, un corridoio ascendente che collega la camera della Regina a quella del Re nel cuore del monumento.  La notizia è stata diffusa dalla rivista “Nature”. La scoperta è stata realizzata grazie a una tecnica di rilevamento non invasiva, denominata “muografia”, basata sulla fisica delle particelle subatomiche, chiamate “muoni”, che viaggiano a una velocità prossima a quella della luce e si comportano come i raggi X quando incontrano dei corpi. Attraverso questa tecnica vengono rilevate quelle che sono definite delle "anomalie", dei vuoti, delle cavità all'interno della costruzione. In questo caso è stato scoperto lo spazio vuoto più grande finora rilevato, le misure di questa cavità sono simili a quelle della grande galleria, che è lunga circa 50 metri, alta 8 e larga un metro.  Una scoperta impressionante e di grande importanza che conferma come la piramide continui a riservare sorprese. Risale infatti all'ottobre del 2016 la scoperta del corridoio localizzato vicino alla parete nord. Al momento è ancora un mistero quale potesse essere la funzione di questa sorta di camera segreta.  ...

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