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Al terminal 1 di Malpensa 18 artisti, con l’esposizione “Ulysse”, reinterpretano l’aeroporto

Prendendo spunto dal saggio di Marc Augè “Non Luoghi” la mostra intende rileggere il ruolo dell’aeroporto sotto il profilo culturale, trasformandolo da luogo di straniamento a luogo di incontro MILANO - “Se un luogo si definisce tale in quanto indentitario, relazionale, storico, uno spazio che non può definirsi indentitario, relazionale, storico, definirà un nonluogo”. Questo scriveva Marc Augè nel suo saggio “Non Luoghi”, e di fatto l’aeroporto, come ogni spazio “incontro di mobilità” è un nonluogo.  La mostra collettiva “Ulysse”, curata dall’associazione culturale “TravellingArt-ArteinViaggio”, che si è aperta al Terminal 1 di Malpensa, il 17 marzo, ha tuttavia lo scopo di offrire ai viaggiatori una nuova idea di aeroporto. Sono 18 gli artisti, provenienti da diverse parti del mondo, che hanno preso parte a questo progetto di “reinterpretazione” aeroportuale. Installazioni, tele e sculture sono state disposte lungo le vetrate del corridoio delle partenze extra Schengen. L’idea è quella di trasformare un area di passaggio veloce in spazio di confronto, incontro e scambio. Non a caso è stato scelto il titolo “Ulysse” che rimanda al celebre romanzo di James Joyce. Spiegano  i curatori: “Un luogo, l’aeroporto è un unicum del contemporaneo, quasi una metafora dell’esistenza, perché qui, proprio come avviene nell’Ulysse di Joyce, un incontro, un momento, può aprirci verso altri confini”. La mostra, che resterà aperta fino al 15 giugno 2018, è stata presentata da Sea, la società di gestione degli scali milanesi e dall'associazione culturale TravellingArt-ArteinViaggio, che riunisce giovani diplomati e allievi dell'Accademia di Belle Arti di Brera, e artisti emergenti di varie parti del mondo. ...

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