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Al Museum of Fine Arts di Boston il primo conservatore a quattro zampe

Il museo ha assunto un cane che verrà utilizzato per scoprire, grazie al suo olfatto, tarme e altri parassiti che potrebbero danneggiare il legno e le tele delle opere d’arte. Un esperimento, che se dovesse funzionare potrebbe diffondersi anche in altre istituzioni  BOSTON - Si chiama Riley il cucciolo di Weimaraner di 12 settimane, assunto dal Museum of Fine Arts di Boston per scovare insetti dannosi per le opere d’arte. Si tratta di un progetto pilota, di un esperimento unico ed inconsueto, un tentativo di preservare i patrimoni artistici, grazie alle capacità olfattive del cane.  In questo caso Riley è stato infatti appositamente addestrato per identificare la presenza di “intrusi”, ovvero parassiti pericolosi per legno e tessuti.  Il Museo utilizza anche altri metodi per individuare possibili “divoratori” di materiali preziosi, ma Riley come spiegato da Katie Getchell, vicedirettore del museo, rappresenta “un’arma in più da affiancare agli strumenti già utilizzati per combattere il deterioramento degli oggetti”.  Ovviamente il cucciolo si metterà a lavoro durante gli orari di chiusura del museo. Se il metodo dovesse rivelarsi efficace potrebbe diffondersi anche ad altre istituzioni e per altri scopi. Ad esempio la prestigiosa University of Pennsylvania, ha attaulmente aderito al progetto K-9 Artifact Finders project, messo a punto da  Red Arch Cultural Heritage Law & Policy Research, che utilizza i cani per smascherare i trafficanti di opere d’arte.  ...

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