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A novembre riapre al pubblico la Tomba Barberini nel Parco dell’Appia Antica

Si tratta del Sepolcro dei Corneli che però deve il suo nome ai Barberini che furono ultimi proprietari del terreno corrispondente all'area del Parco. L'edificio è stato stato messo in sicurezza con una spesa complessiva di 250mila euro ROMA - Il Parco archeologico dell'Appia Antica amplia l'offerta di visita al pubblico. Riapre infatti, con visite guidate, a partire dal mese di novembre, quella che è conosciuta con il nome di Tomba Barberini. Si tratta del primo dei sepolcri che costeggiano quanto resta della via Latina: una delle più antiche strade romane di cui sono visibili i basoli in selce. Il parco delle Tombe di Via Latina è uno dei complessi funerari di maggior rilievo, che conserva ancora intatto l'aspetto tradizionale dell'antica campagna romana. Nel sito si conserva un tratto dell'antica Via Latina, che partiva da Porta Capena e raggiungeva Capua, con numerosi monumenti funebri e testimonianze storiche dall'età repubblicana all'alto medioevo. La scoperta e gli scavi dell'area sono stati eseguiti tra il 1857 ed il 1858 da Lorenzo Fortunati, un insegnante con la passione per l'Archeologia. Rita Paris, direttore del Parco Archeologico ha affermato:  "Questo parco pubblico che conserva circa 500 metri dell'antica via Latina è come un diamante incastonato nella città, paradiso di antichità inaspettate. Adesso, dopo il restauro e l'allestimento della Tomba Barberini, il nostro sguardo si volge verso la basilica di S. Stefano, testimonianza cristiana tardo antica nel suburbio romano”. Il monumento, che sarebbe poi il Sepolcro dei Corneli, riportaal primo livello, l'impronta della targa con il titulus maior con il nome della famiglia appunto dei Corneli, ed è risalente alla seconda metà del II sec. d.C. Deve però il suo nome alla famiglia Barberini, che è stata ultima proprietaria del terreno corrispondente all'area del Parco.  Il sepolcro si presenta come un edificio in laterizio su due piani con camera funeraria sotterranea. Al suo interno sono stati scoperti affreschi su fondo rosso con figurine alate ed eroi, volute vegetali, animali, figure mitologiche. È l'unico degli edifici che costeggiano la strada ad essersi mantenuto in alzato e nella sua forma originaria, perché utilizzato per attività agricole e di pastorizia, fino all'800. Con una spesa totale di 250mila euro, nell'arco di due anni, l’edificio è stato messo in sicurezza,  realizzando il livello del pavimento a piano terra crollato nel tempo, la scala per accedere al piano superiore. E’ inoltre prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione.  Lo stesso finanziamento ha permesso l'allestimento del piano ipogeo, che aprirà prossimamente, dove sono già state messe in sicurezza le volte, le pareti e restaurato in parte il pavimento in mosaico.  Nella sede di Capo di Bove del Parco archeologico dell'Appia Antica, sarà a breve disponibile un video che ricostruisce la storia degli scavi e dei lavori di riabilitazione che ne consentono oggi la visita. Inoltre il programma ministeriale di alternanza scuola-lavoro ha inserito il Parco delle tombe della via Latina tra i siti archeologici dove i ragazzi possono sperimentare e apprendere le modalità di accoglienza al pubblico. Gli studenti di una scuola superiore di Roma saranno coinvolti nelle visite guidate e altre attività didattiche per la diffusione della conoscenza del sito archeologico.  Per prenotazione visite: 06 39967700 www.coopculture.it ...

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